Come stanno le Indicazioni Nazionali?

Il 28 febbraio scorso le associazioni aderenti al FONADDS sono state invitate a un incontro con il Comitato Scientifico Nazionale per l’attuazione delle Indicazioni nazionali e il miglioramento continuo dell’insegnamento.
Il Comitato, in carica sino ad agosto 2019 e coordinato dal Prof. Italo Fiorin, ha avuto l’incarico di “indirizzare, sostenere e valorizzare le iniziative di formazione e di ricerca per aumentare l’efficacia dell’insegnamento, in coerenza con le finalità e i traguardi previsti nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. [1]
Un organismo tecnico, dunque, che ha affrontato alcuni temi culturali e pedagogici che investono la scuola di base e ha elaborato un importante documento di lavoro “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”[2] trasmesso con nota MIUR del 1 marzo 2018, ma per lo più rimasto sconosciuto agli addetti ai lavori poiché, come per le Indicazioni Nazionali del 2012, poco è stato fatto per darne rilievo e diffusione nelle scuole.
Il Comitato Scientifico con questo documento ha voluto rilanciare le Indicazioni Nazionali dando rilievo al tema della cittadinanza posto come sfondo integratore per gli sviluppi disciplinari e la costruzione del curricolo.

In seguito all’incontro del 28 febbraio, le associazioni professionali sono state chiamate a esprimere la loro posizione sullo stato di salute delle Indicazioni nazionali e la loro ricaduta sull’attività didattica nelle classi e sul sistema di formazione in servizio oggi adottato dal MIUR (ambiti territoriali, sistema del bandi, ecc.).

Questo il contributo del MCE.
Scarica il documento del MCE

[1]Decreto Ministeriale n. 537 per il rinnovo del Comitato scientifico nazionale per l’attuazione delle Indicazioni nazionali e il miglioramento continuo dell’insegnamento.
[2]https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Indicazioni+nazionali+e+nuovi+scenari/3234ab16-1f1d-4f34-99a3-319d892a40f2