Giancarlo Cerini ci ha lasciati

Il Movimento di Cooperazione Educativa è fortemente colpito e addolorato per la perdita di Giancarlo Cerini.
Insegnante, dirigente e poi ispettore, Giancarlo ha lavorato nella e per la scuola con attenzione e cura, rigore e tenacia diventando un riferimento importante per generazioni di insegnanti, dirigenti, politici, funzionari del ministero per i suoi pensieri, le sue elaborazioni pedagogiche e proposte per i cambiamenti necessari a rendere la scuola più democratica, inclusiva, giusta.
Resterà un esempio di passione e dedizione nella storia della scuola e del Paese.
Le compagne e i compagni MCE esprimono la loro vicinanza, e il loro affetto alla sua famiglia e al CIDI.
La segreteria MCE

Testimonianze

Per Giancarlo Cerini

Un piccolo, piccolo ricordo

Sarà per l’omonimia, sarà perché ho incrociato Giancarlo in tante occasioni di svolta significativa per la scuola italiana (i nuovi programmi per la scuola elementare, la commissione De Mauro per la riforma dei cicli, le Indicazioni nazionali, il quarantennale della scuola dell’infanzia, il sistema integrato zerosei, la valutazione,…), provo anch’io una grande tristezza per una perdita incalcolabile per la scuola pubblica.

Un pezzo di storia della cultura dell’educazione che se ne va.

Giancarlo ha sempre evitato con grande delicatezza, negli incontri a cui entrambi abbiamo partecipato, di sottolineare la sua militanza in un’associazione professionale amica ma, in qualche modo, ‘concorrente’. Le ragioni della scuola di tutte e di tutti erano per lui prevalenti. La sua passione per le scuole dei piccoli, dei fragili, di chi non ha voce, sapeva tradurla in eventi, in documentazioni accurate, in stimoli operativi, mai soltanto celebrativi. Un impegno mai venuto meno anche nel dolore per la grave perdita familiare, lutto che ha saputo rielaborare in occasioni pedagogiche rivolte alle scuole dell’infanzia della sua regione.

Una volta, scherzando, in un incontro a Udine, gli dissi che nel nostro primo incontro pubblico a Rimini io ero maestro e lui direttore didattico. Ma in quell’ulteriore incontro io ero diventato direttore didattico e lui ispettore. Chissà, gli dissi, forse la prossima volta io sarò ispettore e tu ministro della pubblica istruzione. Nessuna delle due condizioni si è verificata. Siamo entrambi rimasti ancorati a quel ruolo che lui ha continuato a rivestire con dedizione (una parola demodée?) anche in quiescenza (che parola inadeguata per chi come lui ha mantenuto un forte impegno; bisogna dire quiescenza attiva).

Ci mancherà il sorriso garbato, il suo invito a partecipare a dei focus group in cui raccogliere pareri e consigli su questioni cruciali da far valere nelle sedi istituzionali.

Il suo posto nella memoria civile è accanto a Sergio Neri, a Tullio De Mauro, a Mario Lodi, a Fiorenzo Alfieri, a Emma Castelnuovo, a Maria Luisa Bigiaretti, alle donne e agli uomini che hanno fatto la scuola di questo paese.

Ci mancherà. Tanto.

Giancarlo Cavinato


Per me, maestra di scuola dell’infanzia, conoscere Giancarlo Cerini negli anni ‘80 al CIDI, è stato un grande onore e un privilegio.
In un panorama di disinteresse generale per l’infanzia e la sua scuola, quello che colpiva di lui in quegli anni, giovanissimo Dirigente, era al contrario l’amore per la scuola dei più piccoli, dai 3 ai 6 anni.

Appassionato dell’infanzia, dei racconti delle maestre e dei maestri, aveva sempre con sè qualche Rivista da regalarci, consigli, suggerimenti, indicazioni. Ci sollecitava a muoverci, a farci sentire, ad essere presenti.
Ho condiviso con lui, in quegli anni, con tanti compagni del MCE, con il CIDI, con Proteo, tanti seminari, incontri, nei quali ci impegnavamo con forza a ribadire l’importanza della scuola dell’infanzia, spesso trascurata e messa in disparte.

Giancarlo Cerini è stato per noi e il Gruppo Infanzia del MCE (oggi Zerosei) promotore di idee, fonte di ispirazioni e di scritture…
Fino all’ultimo, al tempo della pandemia, con il Documento sui LEAD, ci ha indicato la strada per continuare a mantenere legami educativi a distanza, in un testo dove ci raccontava come nella scuola dei più piccoli fosse essenziale continuare a mantenere attenzione alla cura, alla relazione, all’ascolto. ..

La sua ultima generosa appassionata fatica..la presentazione delle Linee Guida per lo 0-6, il 31 marzo, frutto del suo impegno e della sua lucida intelligenza.
Grazie Giancarlo per avere condiviso con noi un pò di strada.
Continueremo, per quanto possibile nel percorso che con generosità, intelligenza, passione ci hai indicato..

Che la terra ti sia lieve.

Diana Penso