Gruppo di Ferrara

Gruppo Territoriale di Ferrara

Responsabile: PUSINANTI CINZIA
Indirizzo: VIA RAVENNA 52 cap 44124  FERRARA (FE)
Telefono: 3397478234
e-mail: ferrara@mce-fimem.it

L’attività del Gruppo Territoriale di Ferrara si caratterizza come attività di ricerca, autoformazione e formazione a partire delle domande esistenziali e professionali generate e “catturate” nei contesti formativi. Attualmente il Gruppo di progettazione, gruppo ristretto che ha il compito di articolare volta per volta la proposta laboratoriale, sta mettendo a punto stimoli, tecniche, sequenze, materiali, supporti teorici, modalità di conduzione per ricercare intorno alla scrittura nelle sue varie forme e valenze conoscitive, etiche, estetiche per grandi e piccoli.

Il Gruppo di Progettazione mette progressivamente a punto la proposta laboratoriale nel corso di appuntamenti settimanali. I laboratori allargati sono tenuti a cadenza mediamente mensile. Nella messa a punto della proposta, è particolarmente curata la “percezione” della domanda formativa e la non ripetizione meccanica di modelli precostituiti. La messa a punto della proposta é parte fondante della ricerca.

ATTIVITÀ PROGRAMMATE PER IL 2017-18

Nel Giugno 2017 una scuola media della città ci coinvolse su un problema posto all’interno di un Consiglio di classe. Otto bocciature in una stessa classe prima media non ci sollecitano ad interrogarci sulla nostra didattica, sull’efficacia della nostra organizzazione, con quale coerenza politico-pedagogica perseguiamo gli obiettivi che pur abbiamo dichiarato nel PTOF di accoglienza, inclusione, valorizzazione delle differenze, riconoscimento dei soggetti?

Nel settembre 2017 ci mettemmo al lavoro con l’obiettivo di configurare una proposta formativa all’interno dei parametri dati: un tempo relativamente breve, contenibile negli ordinari impegni di servizio e formazione, destinatario un Consiglio di classe, focus: il disagio degli insegnanti. Punto di partenza riconosciuto: le otto bocciature.

Per mesi leggemmo, studiammo, discutemmo, sperimentammo tecniche. Alla fine configurammo la proposta qui sotto sintetizzata.

“Costruire Ponti”

Laboratori di formazione per insegnanti

Come costruire ponti per garantire a tutti i soggetti che frequentano la scuola l’accesso, la partecipazione, l’apprendimento?

Quali forme di accoglienza, di ascolto, di riconoscimento si possono realizzare tra insegnanti e studenti e tra gli studenti stessi?

È possibile non darsi per vinti di fronte alle difficoltà, ai disagi, alle paure, alle interferenze… che si incontrano nei vari ruoli e nei vari ambiti sotto forma di lontananza o di allontanamento, di aggressività o di emarginazione, di indifferenza reciproca?…

Possono essere utili modalità didattiche e relazionali centrate sul rapporto fondamentale della scuola insegnamento-apprendimento?

È possibile un vero apprendimento senza coinvolgimento emotivo?

Autopresentazione

Siamo colleghi. Non siamo formatori di professione. Non presentiamo teorie. Sulle tracce di C. Freinet, lavoriamo sull’esperienza dandole senso, per chi è chiamato ad insegnare, per chi è chiamato ad apprendere.

Abbiamo alle spalle la storia di un Movimento che ha in Italia oltre sessant’anni di vita (fu formalmente costituito nel 1951) ed è distribuito in oltre 40 Paesi del mondo.

Una sintesi dei principi pedagogici che ispirano il Movimento dell’école moderne sono le “Invarianti pedagogiche” pubblicate da Célestin Freinet nel 1964.

Il nucleo generativo di tutte le Invarianti è che il bambino, il ragazzo, il giovane, ha desideri, aspirazioni, volontà di libertà e indipendenza come ogni persona. Quindi lo prendiamo molto sul serio in ciò che dice, ciò che fa, ciò che produce.

Premessa

Nel nostro lavoro di insegnanti ci siamo trovati spesso ad affrontare difficoltà nella gestione della classe e nel raggiungimento di risultati scolastici soddisfacenti da parte degli alunni.

Sono problemi che fin dall’inizio il Movimento Freinet ha affrontato cercando risposte nella domanda di senso con cui gli uomini, piccoli e grandi, accompagnano le loro azioni, risposte maturate nell’esperienza, nel confronto, nella condivisione.

1° Incontro

Non ci conosciamo. Il primo incontro sarà dedicato alla reciproca presa di contatto attraverso attività laboratoriali che facilitino processi di comunicazione. Una seconda proposta consentirà di por mano alla tematica della difficoltà e della complessità dell’insegnare.

2° Incontro

Nel 2° incontro vi proporremo uno spazio attrezzato per consentire la sosta dei nostri sguardi su ciò che si è prodotto, sulle esperienze evocate, sulle prospettive lasciate intravvedere. Come visitatori di una mostra, “espanderemo” con nostre scritture gli stimoli ricevuti. La voce dei lettori rivelerà la densità delle parole depositate.

3° Incontro.

Concluderà il ciclo:

  1. La significazione pedagogica delle azioni compiute.
  2. La valutazione dell’intero percorso; gli stimoli ricevuti; la possibilità di sviluppi; le aree rimaste scoperte; la congruenza tra contenuto e forma nei messaggi veicolati.

La proposta è tuttora in corso di attuazione. Prevediamo di produrre documentazione che ci impegnerà fino alla fine dell’a.s. 2017-2018.