Punto Arlecchino

Il Punto Arlecchino è un Centro di ascolto, orientamento e documentazione per l’educazione interculturale e per l’inserimento degli alunni stranieri realizzato attraverso una collaborazione dei Comuni di Perugia, Corciano, Torgiano con il Movimento di Cooperazione Educativa.

Operativo dal 2003, ha sede in via Magno Magnini a Perugia, in locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Perugia, che ha espresso la volontà di farne una struttura permanente, continuando ad avvalersi della collaborazione del MCE.

Finalità del centro sono:

  • una educazione interculturale per tutti, indipendentemente dalla presenza di figli di migranti, volta a costruire interazioni positive fra persone di genere, età, culture, storie personali diverse;
  • la ricerca di strumenti e strategie dell’accoglienza, della gestione non distruttiva dei conflitti, della mediazione linguistica e culturale;
  • una riflessione sui saperi essenziali per una società multiculturale e globalizzata;
  • realizzazione di una scuola come micro-contesto interculturale, come laboratorio di convivenza democratica e multietnica.

Il coordinatore del progetto Punto Arlecchino è Renzo Zuccherini.

Durante l’anno scolastico 2014-15, l’attività di Punto Arlecchino si è incentrata sul bisogno espresso da una scuola (la scuola primaria “Turchetti” di Ponte Pattoli), di  costruzione del progetto Giocastorie, che è stato attivato a partire da novembre 2014: un laboratorio di attività didattiche espressive, ludiche e comunicative, gestito da volontari/e e appoggiato dalle associazioni locali.

In esso il ruolo di consulenza e di supervisione di P.A. si è confrontato con la concreta storia della realizzazione del progetto, con la presenza continua del coordinatore di P.A. nel laboratorio con funzione di osservatore dei processi in atto, con particolare attenzione alle pratiche linguistico-comunicative e alle dinamiche relazionali.

Il gruppo di Punto Arlecchino ha rilevato una positiva collaborazione tra insegnanti ed alcuni genitori con la finalità di promuovere l’integrazione tra gli abitanti della zona.

Con l’inizio dell’a.s. 2016-2017, l’attività del gruppo di lavoro di Punto Arlecchino si è indirizzata sulla ripresa dell’analisi del sistema scolastico come luogo di accoglienza e di integrazione, anche tenendo conto dell’attuale contesto di strumentalizzazione politica dei temi legati alle migrazioni e della debolezza della scuola nei confronti di tale contesto.

Un elemento importante potrebbe essere, a nostro giudizio, l’impegno del Comune a favore di tutte le iniziative di integrazione culturale, soprattutto tra famiglie e comunque fra adulti.

Il gruppo conferma l’opportunità e la necessità attuale di una attività di Punto Arlecchino volta a favorire spunti di riflessione sui temi dell’educazione interculturale e, più in generale, di una ricerca educativa che apra alla partecipazione, alla condivisione delle esperienze e delle pratiche, al coinvolgimento attivo di energie presenti sul territorio (docenti, studenti, genitori, operatori di biblioteca….).

Si è deciso pertanto di iniziare con l’organizzazione di un laboratorio di lettura e di approfondimento incentrato sui contenuti del testo di Roberta Passoni A partire da un libro. Il laboratorio, o gruppo di lettura, si confronterà poi con degli incontri laboratoriali con Roberta Passoni. Si tratta in sostanza di una modalità di formazione che unisce l’aspetto laboratoriale e cooperativo nel gruppo.

Altra modalità comunicativa scelta dal gruppo di Punto Arlecchino è quella informatica, attraverso l’attivazione di una pagina facebook di cui tutti i membri del gruppo sono redattori (editor): la pagina vuol essere un modo per raggiungere gli insegnanti (e quindi di fare formazione) anche quando gli insegnanti hanno difficoltà a raggiungere fisicamente le attività di Punto Arlecchino. L’attività di redazione della pagina impegna il gruppo in una elaborazione comune, e (contraddicendo un po’ lo spirito del canale fb) non si limita a una presenza individuale sporadica ed effimera, ma cerca di individuare temi e contenuti su cui stimolare l’interazione con i lettori, proponendoli al gruppo, discutendoli e approfondendoli. La comunicazione all’esterno, quindi, è l’interfaccia di una circolazione interna di idee e stimoli.

concreta storia della realizzazione del progetto.