Una grammatica per la riapertura

Da marzo è stato necessario chiudere le istituzioni educative del paese e di conseguenza sono state esplorate tutte le possibili forme di contatto fra docenti ed alunni. Ma di fatto molte ragazze/i sono stati esclusi, cosa che ha contribuito enormemente ad aumentare il divario fra le diverse realtà economiche sociali e culturali del Paese.
Nel quadro delle prospettive complessive di rientro e di ripristino di diritti, il documento inter- associativo “Una scuola grande come il mondo” ha segnato un primo momento di confronto tra il mondo della scuola e dell’associazionismo.
Vogliamo ora condividere una “grammatica” per la riapertura delle scuole con il nuovo anno scolastico.
Nel centenario della nascita di Gianni Rodari ci piace utilizzare una sua espressione per significare la necessità che la riapertura veda impegnate le creatività e le responsabilità degli adulti nello scrivere il FUTURO PROSSIMO DELLA SCUOLA costruito intorno alla centralità dei diritti delle bambine e dei bambini a partire dalla Convenzione ONU del 1989.
Proponiamo quindi con il presente documento di declinare una proposta più articolata per l’organizzazione della riapertura del percorso 0/6 e della scuola che avvenga quanto più possibile in presenza e evidenziamo la necessità di alcune priorità pedagogiche e sociali per noi irrinunciabili.

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